Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 La notte del 12 (La nuit du 12)

 
pic_movie_1615   NUM   1615  
  DATA E CINEMA   2023.01.24 FIUME (CINEF 58-09)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Dominik Moll  
  ATTORI   Bastien Bouillon, Bouli Lanners, Théo Cholbi, Johann Dionnet, Thibaut Evrard, Julien Frison, Paul Jeanson, Mouna Soualem, Pauline Serieys, Lula Cotton-Frapier, Christine Paul, Matthieu Rozé, Baptiste Perais, Jules Porier  
  PRODUTTORE   Haut et Court  
  SCENEGGIATORE   Gilles Marchand, Dominik Moll  
  COMPOSITORE   Olivier Marguerit  
  PAESE   Francia, Belgio  
  CATEGORIA   Giallo, Drammatico, Thriller  
  ANNO   2022  
  DURATA   115 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/la-notte-del-12/62025/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   La Notte del 12, film diretto da Dominik Moll, ruota attorno a un caso di omicidio, quello di Clara, di cui si occupa l'investigatore Yohan (Bastien Bouillon), di recente giunto a Grenoble come capo della polizia giudiziaria. Nonostante le accurate indagini e gli estenuanti interrogatori, l'uomo non riesce a risolvere il caso e a trovare l'assassino. È così che l'omicidio di Clara diventa una vera e propria ossessione per Yohan, intenzionato a capire a tutti i costi chi sia l'assassino della giovane e chiudere il caso.

Insieme al collega Marceau (Bouli Lanners), l'investigatore individua diversi sospettati, per lo più conoscenti della ragazza, ma le ricerche porteranno a galla anche molti dei segreti di quello che appare al di fuori come un paesino tranquillo, cosa che farà sorgere in Yohan altri dubbi su chi possa essere il colpevole. L'investigatore, però, è certo di un unico dato: il femminicidio è avvenuto la notte del 12...
 

COMMENTO   Una ragazza uccisa da un uomo che le dà fuoco. Una notte in cui esplode la violenza di una società geneticamente abituata a una mascolinità tossica mai sopita. Un polar sobrio sull'ossessione di un investigatore per un caso che non riesce a risolvere, inquietante e appassionante, che diventa una declinazione molto contemporanea sul rapporto fra i sessi. Eccellenti interpreti, grondanti umanità, unico antidoto verso il male connaturato nella nostra natura. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
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Una storia di fantasmi, opprimenti compagni di vita di un investigatore in cerca del colpevole di un omicidio particolarmente efferato. La vittima è Clara, assassinata brutalmente La notte del 12. Un femminicidio, si direbbe oggi, su cui indaga Yohan con la sua squadra anticrimine della Polizia giudiziaria di Grenoble, anche se il delitto è stato compiuto in una zona rurale, ai piedi delle Alpi, corollario soffocante in un contesto di piccole violenze banali, in cui una ragazza bella, giovane e entusiasta come Clara dava fastidio a molti, anche da morta. Solo per il fatto di essere una donna e inseguire una vita libera.

Come dice la sua migliore amica, “è stata uccisa perché era una donna”, mentre si ribella a un'indagine in cui sembra che sotto inchiesta sia la vittima, non un potenziale assassino che con il passare dei giorni sembra sempre più difficile da trovare. O meglio sono vari gli uomini che potrebbero averlo fatto, ognuno con una qualche motivazione apparentemente risibile, ma forse sufficiente in un contesto in cui la violenza maschile è incardinata nelle dinamiche sociali di tutti i giorni. Lì come altrove, ormai indistinguibile come tale, iscritta nel patrimonio genetico delle nostre società, sempre pronta a esplodere, come se la difficoltà a trovare il colpevole sia legata al fatto che “sono stati tutti gli uomini ad averla uccisa”.

L’indagine è portata avanti in un ambiente completamente maschile, fra un cameratismo virile e un sincero impegno nel proprio lavoro. Se un detto dell’ambiente suggerisce come “ogni investigatore prima o poi si imbatte in un crimine che non riesce a risolvere e che lo perseguita”, per Yohan si tratta dell’omicidio di Clara. Dominik Moll ricostruisce con grande attenzione le tappe ordinarie delle indagini, ne scarnifica il lavoro quotidiano nella sua burocrazia assai lontana dall’eroismo del detective veicolato da sempre da letteratura e cinema. Ci vuole pazienza, gestione della rabbia scatenata da un’impotenza sempre più palese, con qualche sfogo come quello dell’impulsivo Marceau (Bouli Lanners), collaboratore più fidato di Yohan (Bastien Bouillon), che esplode con un “combattiamo il male scrivendo rapporti”.

Sono vite in cui le poche ore al di fuori dell’orario di ufficio sono contagiate dall’atmosfera malsana dei fantasmi di chi convive con il male. Apparentemente Yohan sembra gestire la pressione senza esplosioni, sfogandosi solo macinando chilometri notturni in bicicletta, anche se in un velodromo, “come un criceto in gabbia”. Un punto di vista maschile che prende coscienza della sua parzialità attraverso un’assenza cruciale, quella della vittima, e la presenza di altre tre donne che alimentano l’indagine tutta al maschile di Yohan e della sua squadra. Un tensione femminista, in questo polar, che emerge naturalmente e senza ricerca di etichette o manifesti ideologici.

La notte del 12 è un viaggio soffocato e trattenuto di un’umanità disarmante, capace di rendere profondamente universale e appassionante l’ossessione imprigionata nell’animo più profondo del suo protagonista. Un grandissimo film, sobrio e potente, con interpretazioni impeccabili. Una storia che prende atto di un equilibrio impossibile da ristabilire, quello di un mondo popolato di vittime senza colpevoli, di ossessioni senza vie d’uscita. La presa di coscienza della fallibilità umana, senza darsi risposte semplici o alibi, ma coltivando il dubbio e la perseveranza, perfino l’ossessione, come speranza per il futuro.

di Mauro Donzelli
critico e giornalista cinematografico
intervistatore seriale non pentito