Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Avatar 2: la via dell'acqua (Avatar: the way of water)

 
pic_movie_1603   NUM   1603  
  DATA E CINEMA   2022.12.24 DIAMANTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   James Cameron  
  ATTORI   Sam Worthington, Zoe Saldana, Kate Winslet, Sigourney Weaver, Edie Falco, Jamie Flatters, Michelle Yeoh, Britain Dalton, Jack Champion, Bailey Bass, Stephen Lang, Joel David Moore, Trinity Jo-Li Bliss, Jemaine Clement, Matt Gerald, Cliff Curtis, Giovanni Ribisi, Oona Chaplin, CCH Pounder, Keston John, Brendan Cowell, Chloe Coleman  
  PRODUTTORE   Twentieth Century Fox, TSG Entertainment, Lightstorm Entertainment  
  SCENEGGIATORE   James Cameron, Josh Friedman  
  COMPOSITORE   Simon Franglen  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Avventura, Fantascienza, Azione  
  ANNO   2022  
  DURATA   190 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/avatar-2-la-via-dell-acqua/58179/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Avatar 2: La Via dell'Acqua, il film diretto da James Cameron, è il sequel in live action del film campione d'incassi Avatar del 2009. La storia è ambientata diversi anni dopo gli eventi visti nel primo Avatar. Ritroveremo i due protagonisti Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) ancora insieme e con figli al seguito, pronti a esplorare lo sconfinato mondo di Pandora e ad affrontare nuovi conflitti con l'umanità. La coppia si troverà inoltre a fare i conti con i problemi coniugali, legati all'educazione dei propri figli. È la storia della famiglia Sully, ma anche di un popolo che dovrà affrontare diversi pericoli, nuove battaglie e tragedie per capire fin dove è disposto ad arrivare pur di tenersi al sicuro e sopravvivere.
Del cast fanno parte i nuovi arrivati Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh e Vin Diesel che insieme a Sam Worthington e Zoe Saldana, raggiungono i protagonisti già visti nel primo film Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Matt Gerald e Giovanni Ribisi.
Questo non sarà l'ultimo capitolo della serie, James Cameron infatti ha già pianificato la saga di Avatar attraverso altri quattro nuovi film.
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PANORAMICA SU AVATAR 2: LA VIA DELL'ACQUA - Tutti i sequel di Avatar: quando li vedremo al cinema?

4 anni dopo l'uscita del primo film della saga, il regista e produttore James Cameron annuncia le uscite dei tre primi seguiti di Avatar. E' annuncio che, come sappiamo bene, sarà solo il primo di una lunga lista, che vedrà rinviati di anno in anno gli arrivi di Avatar 2, Avatar 3 e Avatar 4. Vediamo nel dettaglio come sono andate le cose:
Il primo annuncio, come dicevamo, risale a quasi 10 anni fa, era il 2013 quando Cameron prevede le uscite dei tre film rispettivamente per il 2016, 207 e 2018. Due anni dopo, nel 2015, visti i ritardi accumulati dalla produzione, il regista sposta le tre uscite di un anno al 2017, 2018 e 2019.
Nel 2016, un nuovo rinvio, anche questa volta di un anno, accompagnato da un'importante novità: ci sarà anche un Avatar 5, previsto per il 2023.
Seguono altri due spostamenti di data, il secondo dei quali è dovuto anche all'acquisto della Fox da parte di Disney.
Tocca poi al più incredibile degli imprevisti, il mondo è vittima di una pandemia, che blocca le riprese di Avatar 2 e porta a un nuovo slittamento.
Fine dell'odissea? Per ora sembra di sì, incrociando le dita.
Avatar 2 - La Via dell'Acqua arriva finalmente al cinema il 14 dicembre 2022, con i suoi seguito al momento previsti così: Avatar 3 al cinema dal dicembre 2024, Avatar 4 per la fine del 2026 e Avatar 5 previsto al cinema per il dicembre del 2028.
 

COMMENTO   Avatar: La via dell'acqua è un raro esempio di cinema puro ad alto budget. Perché usa con intelligenza e freschezza mezzi tecnici sofisticati per un'esperienza audiovisiva che ha il suo senso ultimo in sala. E perché segue una vecchia concezione del blockbuster, che non richiede la visione e la conoscenza del materiale sterminato di uno universe, per un apprezzamento emotivo. Si apre al futuro, ma non ne dipende meccanicamente. Perderà però colpi visto in streaming a casa, a causa di una narrazione che si espande più in quantità che qualità, eco del primo film, e per qualche lungaggine che lo spettacolo al cinema potrà più facilmente compensare. (Domenico Misciagna - Comingsoon.it)
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A tredici anni di distanza da un film che ha segnato la storia del cinema, in maniera incontrovertibile almeno dal punto di vista economico, la sfida in questo a lungo rimandato sequel da parte di James Cameron è nel ribadirne la forza appunto cinematografica. Il che, nell'epoca post-pandemica e in una ripresa difficoltosa della sala, più o meno ripida a seconda delle zone del mondo, non è una passeggiata: è interessante perciò a nostro parere isolare ed evidenziare l'essenza dell'esperienza in sala nella proposta di Cameron e dei 20th Century Studios / Disney (ex-20th Century Fox). Perché Avatar 2 si sarebbe comunque trovato a incarnarla simbolicamente, venendo da un precedente così clamoroso, però a maggior ragione la incarna oggi.

Dal punto di vista tecnico, incredibilmente, Avatar: La via dell'acqua riesce a dire qualcosa di forte nonostante sulla carta non presenti nulla di nuovo: la performance capture in un decennio ha fatto passi da gigante, e il sostegno della Weta (coadiuvata da altre case come l'Industrial Light & Magic), sotto la guida del veterano Joe Letteri, potenzia nel dettaglio quello che già in Avatar fu recepito come un punto di riferimento dell'illusione d'alta scuola. Tra personaggi digitali "interpretati a distanza", ambienti ed effetti fisici ricreati in CGI con una cura tale da rendere la realtà obsoleta, Avatar 2 al massimo delude quando vedi comparire un vero, banale essere umano. Battute a parte, crediamo che sia di grande interesse l'uso discriminante dell'high frame rate, della ripresa in questo caso a 48fps, affiancati agli usuali 24.
È stato scritto più volte che l'high frame rate serve al meglio l'azione, mentre siamo più abituati ai 24 quando si tratta di assistere a normali scene di dialogo: qui Cameron dribbla gli esperimenti di Peter Jackson o Ang Lee, perché passa dai 24 ai 48 quando lo ritiene opportuno, dominando quindi l'innovazione tecnica e non subendola. Oltretutto sembra evitare anche quella citata distinzione, perché durante la proiezione capita di notare l'uso dell'high frame rate anche in sequenze che non necessariamente hanno movimenti di macchina veloci, ma che ne beneficiano per una sensazione di presenza. Certo, torna il 3D nei cinema che lo garantiscono, ma è la combinazione di HFR e 3D ad affascinare, specialmente nelle scene sottomarine o a pelo d'acqua, oltre che naturalmente nei combattimenti.
Questo è cinema: nella tecnica e nell'uso della tecnica, perché è difficile riprodurre a casa propria questo spettacolo, e in ogni caso qui si è investito in mezzi espressivi che rendono meglio in sala.

Avatar: La via dell'acqua però, uscendo nel 2022, è cinema anche dal punto di vista concettuale. Lo spettacolo dei blockbuster attuali segue la strategia dello "universe" divenuta molto cara alle major, che la spolpano in un tessuto complesso di uscite (si vedano le fasi marveliane), tirando anche l'acqua al mulino delle varie piattaforme di streaming, oltre che della sala. Ecco, non sappiamo cos'accadrà al mondo di Avatar in futuro, ora che la transizione in casa Disney è completa e c'è pur sempre Disney+ da alimentare, però fino a questo Avatar 2... Jim Cameron quasi commuove: rispetta il tempo dello spettatore molto di più di quelle altre operazioni. Qualcuno sorriderà magari pensando alla durata della Via dell'acqua, tre gargantuesche ore e quindici minuti, però attenti al quadro generale: per godere dell'esperienza Avatar finora, emotivamente, bastano quindi 162 più 195 minuti. "Bastano" sei ore e mezza in totale, e per un ripasso prima di Avatar 2 solo le due ore e quaranta del capitolo precedente! Pensate a quanto tempo vi è necessario ormai per sentirvi "parte" del Marvel Cinematic Universe o dello Star Wars cinetelevisivo, a quante cose dovete vedere per emozionarvi sul serio per quello che avete di fronte. Il mondo di Avatar, i suoi personaggi, vogliono reggersi da sé... e il prossimo appuntamento è nel 2024. Ultimamente Top Gun Maverick ha rappresentato lo stesso approccio vecchio stile all'intrattenimento da blockbuster: la creazione di un evento rituale vissuto come tale dagli stessi autori, non un appuntamento che non si può mancare per completismo e solo per rimanere al passo. Qui ci si permette persino il rischio di sacrificare qualche elemento della storia che si è appena creato, nel respiro di un singolo film.

Per queste due ragioni, Avatar: La via dell'acqua ci è apparso un raro esempio di cinema puro ad alto budget, ma c'è un risvolto della medaglia: la valutazione positiva è legata all'usufruire di questo spettacolo appunto in sala. Se rimanderete la visione allo streaming, a una serata casalinga, potete virtualmente ridurre le stelle che vedete in alto a destra. Perché, al di là di questa sua potente identità, Avatar 2 non spicca per qualità particolari di racconto: il copione, scritto da Cameron, Rick Jaffa e Amanda Silver, sostanzialmente usa la stessa struttura narrativa del primo capitolo, spalmandola sulla prole di Jake e quindi ramificando la vicenda su più protagonisti, rimasticando gli stessi temi, fingendo di cambiare il cattivo e cambiando ambientazione, passando da montagne e foreste all'oceano (l'affinità di Cameron per l'elemento acqua è notoria, e si chiude un occhio sulla retorica della preghiera al mare, perché sappiamo che lui, proprio lui, ci crede sul serio). La coralità non ci è sembrato però che a conti fatti abbia arricchito più di tanto la narrazione qualitativamente, e com'è naturale in più di tre ore qualche lungaggine non manca. Lo spettacolo sul grande schermo compensa? Certo, ma questo è il miracolo e insieme il limite dell'ultima impresa di James Cameron.

di Domenico Misciagna
Giornalista specializzato in audiovisivi
Autore di "La stirpe di Topolino"