Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Le buone stelle - Broker (Beurokeo)

 
pic_movie_1592   NUM   1592  
  DATA E CINEMA   2022.11.21 KAPPADUE (CINEF 58-04)  
  RASSEGNA   CINEFORUM CHAPLIN  
 
     
  REGISTA   Hirokazu Kore-Eda  
  ATTORI   Kang-ho Song, Doona Bae, Lee Ji-Eun, Dong-Won Gang, Joo-Young Lee  
  PRODUTTORE   Zip Cinema  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Jaeil Jung  
  PAESE   Corea del Sud  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2022  
  DURATA   129 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/le-buone-stelle-broker/61914/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Una storia incentrata sulle baby boxes, scatole usate per abbandonare in maniera anonima neonati i cui genitori non sono in grado di provvedere ai propri bambini.
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La storia prende il via con un bambino abbandonato in una "bbay box" in una Chiesa in Giappone. Le baby box sono dei luoghi, protetti, dove genitori disperati che non sanno come occuparsi dei loro figli, possono abbandonarli anonimamente. Sang-hyeon è il proprietario di una lavanderia a mano e fa il volontario nella chiesa dove lavora il suo amico Dong-soo. I due hanno un traffico illecito di neonati: rubano i pargoli dalla baby box e li vendono al mercato nero delle adozioni.

Quello che può sembrare un losco traffico è in realtà qualcosa di più perchè i due amici non si accontentano di vendere il bambino al miglior offerente, bensì intervistano i potenziali candidati per assicurarsi che i bambini abbiano una vita felice. La giovane madre So-young torna sui suoi passi dopo aver abbandonato suo figlio e li sorprende sul fatto. Decide di partire insieme a loro in un lungo viaggio in pulmino insieme al resto della loro stramba famiglia per intervistare i potenziali futuri genitori di suoi figlio. Nel frattempo però, il gruppo non ha idea che un paio di detective sono sulle loro tracce...
 

COMMENTO   Arrivati alla fine di un festival bisogna tirare le somme. Non significa soltanto eleggere i propri film preferiti e fare i conti con le delusioni, ma anche individuare temi comuni, questioni urgenti che hanno interessato più autori nella stessa edizione. Apriamo la nostra recensione di Broker con una certezza: il tema portante di questa Cannes 2022 è stata la famiglia. Come se la pandemia avesse fatto stringere registi e registe attorno al fuoco domestico, alla ricerca di un salvagente nel caos. Però c'è chi alla famiglia ci ha sempre pensato senza bisogno che un virus ci chiudesse tra quattro mura.

Perché Hirokazu Kore-eda ha sempre orbitato attorno a quel Sole, a quella famiglia quasi sempre al centro del suo cinema degli affetti. Succede anche in questo film agrodolce. Un toccante dramma familiare on the road che intenerisce e denuncia allo stesso tempo.


FIGLI DI NESSUNO
Corea. Giorni nostri. In una notte di pioggia una donna è costretta ad abbandonare suo figlio davanti a quella che una volta (in Italia) chiamavamo "ruota". All'interno dell'edificio ci sono due trafficanti di orfani, esperti di un mercato nero molto florido. La scena viene vista da due agenti pronte a smascherare l'illecito, anche se le cose non sono bianche e nere come sembrano. È un cinema di sfumature quello di Kore-eda, che qui a Cannes vinse la Palma d'Oro con lo splendido Un affare di famiglia. Zone grigie dai labili confini che tornano con delicatezza anche questa volta, ancora una volta in un altro affare di famiglia. Una famiglia disfunzionale, composta da persone che si trovano, si scelgono, si adattano. Perché dentro Broker sembrano quasi tutti orfani, figli di nessuno costretti a fare squadra pur di andare avanti.

Un senso di appartenenza che cresce assieme a una mini-avventura on the road, in cui impariamo a conoscere davvero quelli che all'inizio ci sembravano i cattivi della storia. L'affetto nei confronti dei personaggi cresce lentamente, con i tempi di un cinema paziente, meticoloso, attento ai silenzi e ai gesti. Perché anche Broker è pieno di quotidianità, di attimi in apparenza superflui ma fondamentali per creare ritratti familiari autentici. Succede anche questa volta. Peccato che in parallelo Broker costruisca un'altra linea narrativa dedicata all'indagine delle agenti, che non solo è meno efficace della principale, ma spezza il ritmo del racconto complicandolo inutilmente.

FAMIGLIA CON TEMPESTA
Quando si parla di Kore-eda si scomoda sempre un aggettivo: naturale. Una naturalezza che ritroviamo anche questa volta grazie a una splendida direzione di un cast ispirato, capace di far venire a galla tanti sentimenti diversi: il sospetto, la resa, l'insperato affiatamento e soprattutto quella sottile disperazione che fa cadere ogni diffidenza e cementa ogni rapporto. Questa volta Kore-eda ci fa respirare poche volte all'infuori di auto e appartamenti, ma la Natura è sempre lì in sottofondo. Prima con la pioggia, poi con le schiarite. Prima con la quieta e poi con momenti tempestosi (ma sempre delicati) che commuovono attraverso esplosioni di tanta tenerezza. È un cinema di attimi, quello di Broker. E anche se non siamo davanti al miglior Kore-eda, bastano proprio quegli attimi a renderlo sempre e comunque degno di nota.

CONCLUSIONI
Forse non siamo davanti al miglior Kore-eda, il che non significa che il regista giapponese non ci abbia regalato un altro bel film. Abbiamo raccontato questo nella nostra recensione di Broker, un dramma famigliare a tinte tenui che racconta il tema dell'adozione con grande delicatezza e tenerezza.

Movieplayer.it 3.5/5
Voto medio 3.6/5

(da https://movieplayer.it/articoli/broker-recensione_27043/)