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 L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat (Operation Mincemeat)

 
pic_movie_1562   NUM   1562  
  DATA E CINEMA   2022.09.04 ARENA FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   John Madden  
  ATTORI   Colin Firth, Kelly Macdonald, Matthew Macfadyen, Johnny Flynn, Paul Ritter, Tom Wilkinson, Hattie Morahan, Penelope Wilton, Mark Gatiss, Simon Russell Beale, Jason Isaacs, Lorne MacFadyen, Alex Jennings, Rufus Wright  
  PRODUTTORE   See-Saw Films, Cohen Media Group  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Thomas Newman  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Drammatico, Guerra  
  ANNO   2022  
  DURATA   128 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/l-arma-dell-inganno-operazione-mincemeat/58103/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat, film diretto da John Madden, racconta gli eventi legati all'omonimo piano condotto nella primavera del 1943 durante la Seconda guerra mondiale dai servizi anglo-americani con lo scopo di depistare l'esercito nazista.
Gli Alleati sono pronti a sbarcare in Europa, precisamente in Sicilia, per combattere l'armata tedesca, ma si trovano di fronte un arduo compito: proteggere le loro forze dal fuoco nazista ed evitare così quello che sarebbe un massacro certo. Per scongiurare la disfatta, due ufficiali dell'Intelligence alleata, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen), escogitano una strategia, mettendo in circolazione false informazioni sullo sbarco delle truppe. Questa strategia della disinformazione ruota intorno a uno degli agenti segreti meno sospettabile tra tutti, perché già morto. Ma questo inganno si rivelerà un reale vantaggio per gli Alleati?

CURIOSITÀ SU L'ARMA DELL'INGANNO - OPERAZIONE MINCEMEAT
- L'operazione Mincemeat era stata precedentemente raccontata nel film L'uomo che non è mai esistito (1956), basato sull'omonimo libro del 1953 di Ewen Montagu.
- Il film fa alcuni riferimenti all'universo di libri e cinema di James Bond, infatti presenta il creatore di James Bond, Ian Fleming, come personaggio interpretato da Johnny Flynn.

FRASI CELEBRI DI L'ARMA DELL'INGANNO - OPERAZIONE MINCEMEAT (dal Trailer Italiano del Film)
- Voce off: In ogni storia vi sono elementi visibili e altri nascosti. Questo è particolarmente vero nelle storie di guerra.

- Ewen Montagu (Colin Firth): Lo sbarco combinato delle forze alleate avverrà lungo la costa.
- Winston Churchill (Simon Russell Beale): Soltanto un idiota non si aspetterebbe la Sicilia!
- John Masterman (Alex Jennings): Hitler dovrà essere persuaso che il nostro obiettivo sia la Grecia.

- Ewen Montagu: Dovremmo fornirgli delle prove... prove false, certo!

- Ewen Montagu: Direi di cominciare dalla cosa più semplice. Trovare un cadavere!

- Ewen Montagu: Dobbiamo iniziare dal dargli un nome che sembri vero, che quando i tedeschi lo cercheranno nei registri, sarà arduo risalire al maggiore William Martin.

- Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen): Tenteremo di far giungere lì i falsi documenti, grazie all'azione di due agenti tedeschi di primo piano.
 

COMMENTO   L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat, la recensione: Guerra, fake news e fiction

Uno scantinato nel centro di Londra, una messa in scena strampalata e improbabile, e il genio creativo di chi ebbe il compito di renderla credibile. Si chiamava Operazione Mincemeat, fu la missione segreta realmente orchestrata dai servizi segreti britannici durante la seconda Guerra Mondiale per raggirare le truppe di Hitler, e qui dà il titolo al film con cui John Madden, regista di Shakespeare in love, ha deciso di raccontarla, a modo suo ovviamente. Sullo sfondo, come spiegheremo più ampiamente in questa nostra recensione de L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat, la realtà storica in un gioco di ribaltamenti e ricostruzioni che rimandano costantemente alla riflessione metartistica. Una spy story che dopo la presentazione allo scorso Bif&st arriva in sala dal 12 maggio con Warner Bros.

TRA FINZIONE SCENICA E REALTÀ STORICA
Bizzarra, rocambolesca, ironica, ma anche romantica, tragicamente umana e addirittura vera. Per quanto possa sembrare assurda la storia che John Madden racconta con L'arma dell'inganno - Operazione Mincemeat è realmente accaduta, non solo: ha cambiato per sempre le sorti e il futuro dell'Europa, imponendosi come svolta risolutiva della Seconda Guerra Mondiale.

10 luglio 1943. Poco prima del flashback che capitombola lo spettatore all'inizio della vicenda, la voce fuori campo irrompe svelando sin da subito il cuore del film: "In ogni storia vi sono elementi visibili e altri nascosti. Questo è particolarmente vero nelle storie di guerra". Che, ribadisce la stessa voce narrante, può essere di due tipi: una visibile e l'altra invisibile. Quella che si vede è fatta di "coraggio, sacrificio e forza brutale, in cui si contano morti e feriti", in quella che non si vede "malafede, finzione, seduzione e inganno si confondono" mentre la "verità è protetta da una coltre di bugie".

Questa è la guerra su cui si concentra il film, un'operazione avviata mentre gli Alleati si preparavano ad invadere l'Europa occupata. Il dilemma che si trovano davanti è portare a termine lo sbarco in Sicilia evitando il massacro da parte delle armate tedesche, presenti nell'Italia meridionale in quantità massicce. Fu in quel momento che i britannici pensarono di ordire un piano geniale, una improbabile quando complessa strategia di disinformazione per beffare i Nazisti e portarli fuori strada, facendogli credere che le truppe alleate sarebbero sbarcate in Grecia invece che in Sicilia. Il compito fu affidato a due agenti dell'intelligence, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen), mentre protagonista assoluto della messa in scena sarebbe stato il corpo di un morto. Gli avrebbero poi dato una falsa identità e vestito con un'uniforme militare in modo da farlo sembrare un corriere vittima di un incidente aereo; insieme al cadavere galleggiante a largo del Mediterraneo una valigetta contenente documenti falsi, che avrebbero indicato le coste greche e non quelle siciliane come punto di partenza per riconquistare l'Europa. L'obiettivo era far recuperare il corpo dalle spie naziste, che così avrebbero riportato direttamente ad Adolf Hitler a Berlino le false informazioni raccolte assieme al corpo.

IL POTERE DELL'IMMAGINAZIONE
In pochi sapranno che la trama dell'Operazione Mincemeat fu presa in prestito da una finzione scenica suggerita da Ian Fleming (Johnny Flynn), lo scrittore dei fortunati romanzi di James Bond. Fleming l'aveva letta in un romanzo di Basil Thompson e fu lui a proporla all'ammiraglio John Godfrey (Jason Isaacs). Potremmo definirla un'antesignana delle fake news, John Madden lascia infatti il conflitto sullo sfondo per mettere in piedi una riflessione sul potere della manipolazione del reale e sull'origine della creazione artistica. A interessarlo non sono solo i doppi giochi e i depistaggi di una classica trama da film di spionaggio, le regole e le convenzioni del genere diventano infatti un pretesto per indagare altro come l'uso dell'immaginazione in tempo di guerra, l'esplorazione dell'inganno e del falso in tutte le sue declinazioni.

Fino a rintracciarne le origini dell'atto creativo di un'opera d'arte: cos'altro è la rappresentazione se non una contraffazione del reale? Del continuo gioco di rimandi tra finzione e realtà, di doppi e della natura ingegnosa dell'intelletto che si sollazza a creare mondi paralleli, si era già occupato in Shakespeare in love, qui torna a farlo con acrobazie di tutto rispetto. Tutti i personaggi scrivono e immaginano qualcosa: lettere d'amore, pezzi di vita di uno sconosciuto da far piombare nel mezzo del Mediterraneo. Perché nella guerra invisibile laddove "un uomo muore un altro comincia il suo viaggio" e così può anche capitare che il destino del mondo dipenda "da un cadavere su un carretto"; in questa guerra gli eroi non hanno volti e gli uomini coraggiosi finiscono sepolti assieme ai dossier sotto chiave. Come dimostrano i personaggi interpretati superbamente da Colin Firth e Matthew MacFadyen, uomini comuni che all'alba del nuovo giorno hanno solo bisogno di "bere qualcosa".

CONCLUSIONI
Concludiamo la recensione di Operation Mincemeat – L’arma dell’inganno non può concludersi se non ribadendo le tesi sostenute fino a ora. Un film godibile, una storia di spionaggio che sfrutta le convenzioni del genere ma per prendere direzioni inaspettate che sapranno intrattenere lo spettatore. John Madden firma un film stratificato, dove trovano posto l’elogio dell’immaginazione come atto creativo, la riflessione sul potere della letteratura e il ruolo della manipolazione della verità nella Storia.

(da https://movieplayer.it/articoli/arma-dellinganno-operazione-mincemeat-recensione_26927/)