Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Gli amori di Anaïs (Les amours d'Anaïs)

 
pic_movie_1555   NUM   1555  
  DATA E CINEMA   2022.07.28 ARENA FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Charline Bourgeois-Tacquet  
  ATTORI   Anaïs Demoustier, Valeria Bruni Tedeschi, Denis Podalydès, Jean-Charles Clichet, Xavier Guelfi, Christophe Montenez, Anne Canovas, Bruno Todeschini, Annie Mercier, Grégoire Oestermann, Marie-Armelle Deguy  
  PRODUTTORE   Année Zéro, Les Films Pelléas  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Nicola Piovani  
  PAESE   Francia  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   2021  
  DURATA   98 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/gli-amori-di-anais/61650/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Gli amori di Anaïs, film diretto da Charline Bourgeois-Tacquet, racconta la storia di Anaïs (Anaïs Demoustier), una trentenne che vive giorno per giorno. La donna non ha un lavoro né un'entrata economica, ha un fidanzato di che non calcola molto e che probabilmente non ama neanche più. Un giorno Anaïs si imbatte in Daniel (Denis Podalydès), un editore che non appena la vede si innamora all'istante di lei. Lui, però, vive insieme alla scrittrice Emilie (Valeria Bruni Tedeschi), che Anaïs in seguito conosce. L'incontro con l'autrice sarà per lei fatale, perché rimarrà così affascinante da Emilie che finirà con il provare per lei un sentimento mai sentito prima. La giovane decide di fare di tutto pur di rivedere Emilie, anche al costo di seguirla. La scrittrice sembra l'unica persona in grado di mettere un punto di arresto alla farnetica esistenza di Anaïs, cambiandole totalmente la vita.

PREMI E RICONOSCIMENTI

Oscar - 2022
- Candidatura migliore attrice non protagonista a Jessie Buckley
- Candidatura migliore attrice protagonista a Olivia Colman
- Candidatura migliore sceneggiatura non originale a Maggie Gyllenhaal

Golden Globe - 2022
- Candidatura miglior regista a Maggie Gyllenhaal
- Candidatura migliore attrice in un film drammatico a Olivia Colman

Festival di Venezia - 2021
- Premio Osella per la migliore sceneggiatura a Maggie Gyllenhaal
 

COMMENTO   Gli Amori Di Anaïs, la recensione: Piccole Truffaut crescono

Anaïs Demoustier non dà solo il volto, ma anche il nome al personaggio e al titolo del film che vi raccontiamo nella recensione de Gli Amori Di Anaïs, il primo film diretto da Charline Bourgeois-Tacquet che, dopo essere stato presentato con successo alla 60ª Semaine de la Critique a Cannes, è in uscita al cinema il 28 aprile. Non solo il volto, ma anche il nome, come accadeva ad Adele Exarchopoulos ne La vita di Adele. Segno che la giovane brillante attrice, anche se in secondo piano, e sfocata, nella locandina del film, domina e riempie lo schermo con la sua presenza totalizzante. Accanto a lei c'è un'attrice che amiamo sempre di più, Valeria Bruni Tedeschi. Nella storia sono due donne che si incontrano un po' per caso, in un film leggero ma intenso, che ribalta molti dei cliché delle storie di questo tipo, cullato dalle musiche di Nicola Piovani, che per il film è stato premiato ai France Odeon per la Miglior Colonna Sonora.

ANAÏS, SEMPRE DI CORSA
Inizia di corsa, in modo frenetico, da levare il fiato, Gli amori di Anaïs, e sarà così per gran parte del film. Anaïs (Anaïs Demoustier) ha trent'anni, è senza un lavoro, e vive alla giornata in un appartamento che non può permettersi. Ha un fidanzato, di cui non si cura poi molto, e che ha rispedito a casa perché dormire con qualcuno le mette agitazione. Una sera, andando a cena da amici, divide l'ascensore con Daniel (Denis Podalydès), un editore di mezza età, con cui inizia una relazione. Lui le parla spesso della moglie Emilie (Valeria Bruni Tedeschi), che fa la scrittrice. Anaïs, incuriosita da una foto nell'appartamento di Daniel, comincia a leggere i libri di Emilie, con cui sembra trovare una grande sintonia. Quando, per caso, la incontra per strada, la ferma. E poi fa il possibile per incontrarla ancora.

LE LEVE LUNGHE E SNELLE DI ANAÏS DEMOUSTIER
Le leve lunghe e snelle di Anaïs Demoustier dettano il ritmo al film, ne scandiscono il montaggio, ne costituiscono, almeno per la prima parte, il tratto estetico distintivo. Sono il collante che lega una scena all'altra, ci fanno vivere il film al ritmo della ragazza, in modo che il suo respiro - ansioso, affannato e affamato - diventi il nostro. L'attrice porta in scena il suo corpo asciutto, nervoso e armonioso, muovendolo in un modo che è spesso scomposto, goffo, e che contrasta con la sua grazia estetica. Ma questa è solo una dei tanti modi in cui Gli amori di Anaïs ribalta tante convenzioni e cliché della commedia sofisticata e dei film sulle ossessioni amorose. La prima è che la protagonista della storia d'amore (in questo caso delle storie d'amore) sia un'eroina da amare, idealizzata e perfetta. Anaïs non è proprio così. Il suo volto appuntito, l'espressione impertinente, insieme a "gli occhi di fuoco e la pelle di seta" (così la descrive Emilie in una lettera) ne fanno un personaggio unico: non sai se è adorabile o insopportabile. Magia della scrittura, e della recitazione.

RIBALTA I CLICHÉ
Per esempio, pensiamo al cliché della relazione tra la giovane donna e l'uomo maturo. Si pensa a un intellettuale, a un uomo affascinante e sicuro di sé, in grado di soggiogare la ragazza. Daniel invece è goffo (e non è la goffaggine sexy di Anaïs), pavido, ha paura di lei e in un certo senso ne è in balia. Così come è ribaltato il tono del racconto dell'ossessione amorosa al femminile, che è solitamente raccontata in chiave di thriller, o thriller dell'anima (vedi Quello che non so di lei), o drammatica, e qui è vista con una piacevole lievità.

VALERIA BRUNI TEDESCHI: MISURATA, SOTTOTONO, DELICATA
E di questa lievità, accanto alla sorprendente protagonista, è pervasa anche Valeria Bruni Tedeschi. Che qui lavora su registri completamente diversi da quelli a cui siamo abituati. La sua recitazione è costantemente misurata, sottotono, delicata, quando la sua cifra, ultimamente, è stata spesso quella di personaggi sopra le righe. E così sono sorprendenti anche le scene d'amore tra le due attrici. Tutto è delicato, tutto è sussurrato e sfiorato, quando spesso (vedi il film di Kechiche che abbiamo citato in apertura) si punta su scene più forti, più passionali. Oltre all'amore, è anche un film che racconta l'età. A come a trent'anni si sia più affannati, caotici, in un'eterna rincorsa, proprio perché irrisolti, e a cinquanta più sereni. Con l'incontro tra Anaïs ed Emilie, anche il ritmo del film rallenta, si rilassa, di ferma. Forse Anaïs ha smesso di correre.

PIÚ TRUFFAUT CHE ROHMER
È un film che ha una sua modernità ma guarda ovviamente alla lezione del cinema francese del passato, alla freschezza della Nouvelle Vague, Probabilmente più a Truffaut che a Rohmer. A un certo punto cita La sera della prima di Cassavetes, storia di una donna che incontra una sua ammiratrice più giovane. È Emilie che, a un incontro, sceglie di far proiettare quel film. ed è come se, inconsciamente, anticipasse il destino che la attende. Di questo film ci piacciono certi dettagli. Come le lettere d'amore che si scambiano le due, le cui parole a volte scorrono sullo schermo, a volte sono declamate da Anaïs guardando in macchina e violando la quarta parete. Come molti film francesi, Gli amori di Anaïs finisce ma non finisce. E in fondo che è come l'amore, che tante volte finisce ma non finisce.

CONCLUSIONI
Nella recensione de Gli amori di Anaïs vi abbiamo raccontato la storia di due donne che si incontrano per caso, e di un film leggero ma intenso, che ribalta molti dei cliché delle storie di questo tipo, e che ci ha ricordato il tocco di certi film di Truffaut.

MOVIEPLAYER.IT 3.5/5 - VOTO MEDIO 3.0/5

(da https://movieplayer.it/articoli/gli-amori-di-anais-recensione_26844/)