Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Jurassic World: Il Dominio (Jurassic World: Dominion)

 
pic_movie_1548   NUM   1548  
  DATA E CINEMA   2022.06.09 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Colin Trevorrow  
  ATTORI   Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Laura Dern, Jeff Goldblum, Sam Neill, Mamoudou Athie, Scott Haze, Dichen Lachman, Daniella Pineda, Campbell Scott, Justice Smith, DeWanda Wise, Omar Sy, B.D. Wong  
  PRODUTTORE    
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Michael Giacchino  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Azione, Avventura, Fantasy  
  ANNO   2022  
  DURATA   146 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/jurassic-world-il-dominio/57919/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Jurassic World: Il Dominio, il film diretto da Colin Trevorrow, è il terzo episodio della saga Jurassic World.
Nel film Chris Pratt torna a vestire i panni del domatore di velociraptor, e recita insieme ai protagonisti di Jurassic Park: Laura Dern, Sam Neill e Jeff Goldblum.
Laura Dern tornerà infatti nel ruolo di Ellie Sattler, Sam Neill in quello di Alan Grant e Jeff Goldblum in quello di Ian Malcom.
A scrivere Jurassic World 3 sono stati Colin Trevorrow ed Emily Carmichael.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.
 

COMMENTO   Si chiude un cerchio, finisce un ciclo. Forse.
Owen e Claire s'incontrano, e uniscono le forze, con Alan Grant e Ellie Sutter. E, ovviamente, anche con Ian Malcolm. Uniti contro i cattivi. Che, come sempre, non sono i dinosauri, che fan solo quel che devono fare come Natura comanda, ma gli uomini.
Nel suo film Colin Trevorrow una serie di riferimenti evidenti che fanno di Jurassic World: Dominio non solo un compendio della serie, ricchissimo di link interni, ma di tantissimo cinema contemporaneo e non, di derivazione spielberghiana e non. Una sorta di mosaico composto da tessere provenienti da quanto ha contribuito a strutturare il modello del blockbuster contemporaneo: dall'universo di Star Wars a quello Marvel, passando per Bond e molto altro.
In più, ovviamente, ci sono i dinosauri, che sono tantissimi e diversissimi. E le solite questioni sulla genetica e la convivenza tra specie, che qui assumono tratti decisamente progressisti e vagamente antispecisti, e pure un po' leopardiani.
Tutto è molto semplice, molto superficiale, ma anche molto divertente. Specie quando in scena c'è Jeff Goldblum. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
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Si chiude un cerchio, finisce un ciclo. Forse.
Owen e Claire s'incontrano, e uniscono le forze, con Alan Grant e Ellie Sutter. E, ovviamente, anche con Ian Malcolm. Uniti contro i cattivi. Che, come sempre, non sono i dinosauri, che fan solo quel che devono fare come Natura comanda, ma gli uomini.
Dominion, il dominio. Perché oramai i dinosauri sono nel mondo; è spuntata fuori una multinazionale del biotech che ha il monopolio sulla loro gestione e la ricerca genetica, e non la conta proprio tutta giusta; i contrabbandieri e i bracconieri fanno il loro sporco lavoro; e Maisie viene rapita.
I cinque, con l'aggiunta di una sesta, una pilota alla Han Solo, partiti da luoghi diversi si ritroveranno sulle Dolomiti (sì, proprio quelle nostre, ma coi dinosauri) dopo una tappa a Malta ricca di sorprese e inseguimenti.

Dentro Jurassic World: il Dominio Colin Trevorrow ha messo, come può e come sa, tutti gli elementi topici della serie nata nel 1993 dalla splendida unione tra la fantasia e la scienza di Michael Crichton e il genio cinematografico di Steven Spielberg. Trevorrow sa bene di non essere Spielberg, e i suoi omaggi sono semplici, a volte ingenui, ma fastidio non danno.

E però dentro questo film, Trevorrow (anche autore del soggetto con Derek Connolly, e della sceneggiatura con Emily Carmichael) ha messo anche molto altro. Ha messo una serie di riferimenti evidenti che fanno di Jurassic World: Dominio non solo un compendio della serie, ricchissimo di link interni, ma di tantissimo cinema contemporaneo e non, di derivazione spielberghiana e non. Una sorta di mosaico composto da tessere provenienti da quanto ha contribuito a strutturare il modello del blockbuster contemporaneo.
Qualche esempio? Alan Grant, a modo suo, fa venire in mente Indiana Jones, specie quando, dentro una galleria buia, torcia (non elettrica) alla mano, si attarda a recuperare il cappello anche di fronte alla minaccia di un dinosauro a caso.
Il mercato segreto di contrabbandieri di dinosauri a Malta pare nato dalla fusione tra il bar di Guerre Stellari (aka Cantina di Mos Eisley) e il palazzo di Jabba the Hut.
Del personaggio di DeWanda Wise, la pilota Kayla Watts, novella Han Solo, abbiamo già detto.

La lunga scena d'inseguimento a Malta, con Kayla e Claire a bordo di un camioncino, e Owen in sella a una moto, braccati da dinosauri ferocissimi, pare uscita da un Bond movie a caso dell'era Daniel Craig.
E si potrebbe andare avanti a lungo, citando tantissimo cinema hollywoodiano che, per l'appunto, è stato influenzato in maniera radicale da quanto Spielberg, Lucas e sodali hanno fatto più o meno dagli anni Ottanta a oggi.
A voler proprio osare, si può anche ipotizzare una certa qual dinamica marveliana tra i protagonisti (Chris Pratt è pur sempre Peter Quill), mentre la storia della multinazionale cattiva guidata da un guru miliardario presunto illuminato, ma invece molto oscuro, pare venire direttamente da The Circle (non tanto il libro di Dave Eggers, quando il film di James Ponsoldt, con Campbell Scott al posto di Tom Hanks).

In più, ovviamente, ci sono i dinosauri, che sono tantissimi e diversissimi. Anche se raptor e T-Rex, per ovvi motivi, continuano a fare la parte principale. A dominare.
Perché, tanto per cambiare, anche in questo Dominion si parla di quello di cui si è sempre parlato nella serie giurassica: dei pericoli derivanti dalla manipolazione genetica, ma anche delle domande e delle necessità che emergono quando ci si trova di fronte alla problematica della convivenza tra specie diverse. Qui, quasi, con accenni vagamente antispecisti, e sicuramente molto progressisti, decisamente ambientalisti, che mirano a rimettere l'essere umano al suo posto, a privarlo della sua hýbris, a ricordargli che la Natura, leopardianamente, lo considera al pari delle formiche, nonostante "l'uom d'eternità si arroga il vanto".

Tutto, in questa ideologia neo ambientalista, e in questo disegno cinematografico e mosaicale che riassume nelle oramai canoniche due ore e mezza l'idea contemporanea del blockbuster, è molto semplice, molto superficiale, facilmente dimenticabile.
E però è innegabile, anche, che Jurassic World: Il dominio, che di momenti di stanca veri e propri non ne ha, sappia essere, anche, molto divertente. Specie quando in scena c'è Jeff Goldblum.

di Federico Gironi
Critico e giornalista cinematografico
Programmatore di festival