Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Encanto (Encanto)

 
pic_movie_1531   NUM   1531  
  DATA E CINEMA   2022.03.13 ASTRA (SGL)  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Jared Bush, Charise Castro Smith, Byron Howard  
  ATTORI   Alvaro Soler, Luca Zingaretti, Angie Cepeda, Diana Del Bufalo, Stephanie Beatriz, John Leguizamo, Diane Guerrero, Wilmer Valderrama  
  PRODUTTORE   Walt Disney Animation Studios, Walt Disney Pictures  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Lin-Manuel Miranda, Germaine Franco  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Animazione, Avventura  
  ANNO   2021  
  DURATA   99 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/encanto/59688/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Encanto, film diretto da Jared Bush, Charise Castro Smith e Byron Howard, è ambientato tra le montagne della Colombia, in una straordinaria e magica città di nome Encanto. Il film segue la storia della giovane Mirabela, l'unica della famiglia Madrigal che non ha alcun tipo di potere magico. Ogni bambino e adulto della famiglia, infatti, possiede una dote speciale, dalla superforza a incredibili capacità di guarigione, fornite sin dalla nascita dalla Casita magica in cui abitano. Ma è proprio per questo motivo che Mirabela si sente spesso inadeguata e diversa dagli altri.

Nel momento in cui la cittadina di Encanto sarà in pericolo e la sua magia sembra prossima alla fine, Mirabela, la ragazza senza dono, rappresenterà l'unica possibilità di salvezza per la sua famiglia. È così che la giovane si mette in viaggio per capire come fermare il disastro. Riuscirà a salvare la magia lei, che non ha alcun potere?
 

COMMENTO   Due tra i coautori di Zootropolis tornano a rileggere la realtà con una fantasia a briglia sciolta, guardando questa volta al realismo magico: da un lato Encanto è una serissima storia sul peso del passato nel costruire il futuro, sul senso di una tradizione che non può diventare un impedimento. Dall'altro Encanto è uno scatenato cartoon pieno di gag visive e verbali, un musical animato con canzoni energiche e vorticose di Lin-Manuel Miranda. Uno spettacolo ricco, dai molteplici livelli di lettura, degno 60° lungometraggio dei Walt Disney Animation Studios.
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La famiglia Madrigal vive in Colombia in una luminosa casa magica e senziente: la matriarca nonna Alma sovrintende periodicamente al rito di passaggio con cui ciascun membro riceve una straordinaria capacità. Isabela è bellissima e fa spuntar fiori dove vuole. Luisa ha una forza sovrumana. Camilo cambia aspetto a piacimento. Julieta cura chiunque col cibo. Pepa influenza il tempo atmosferico con i suoi sbalzi di umore. Antonio parla con gli animali. Mirabel... non sa far nulla di particolare. La magia termina con lei? La forza dei Madrigal ha i giorni contati? E cosa sono quelle sinistre visioni che le attirano le antipatie dei parenti?

Encanto, un 60° anniversario all'altezza della tradizione
Encanto si ritrova suo malgrado a essere il 60° lungometraggio animato del canone ufficiale dei Walt Disney Animation Studios (il conteggio parte da Biancaneve e i Sette Nani del 1937): non sarà forse voluto che uno dei lavori più ambiziosi e complessi dello studio coincida con un anniversario così importante, ma è una coincidenza che volentieri innalziamo a simbolo. Simbolo non soltanto dell'importanza di queste fiabe animate nell'immaginario collettivo, ma anche simbolo della capacità del loro sapersi adattare a tempi via via meno ingenui, con buona pace di chi crede ancora che "la Disney racconti sempre la stessa cosa". Semmai insiste sugli stessi valori, ma il modo di trasmetterli varia e deve variare. Due dei registi di Zootropolis, Jared Bush e Byron Howard, in collaborazione con l'esterna Charise Castro Smith (producer di serie horror come The Exorcist e Hill House!), con Encanto hanno deciso di puntare davvero in alto.

Encanto, l'intelligente sfida di una fiaba impegnata
Encanto è da interpretare un film assai più complesso e stratificato di quel che sembri: è uno di quei racconti che fino a qualche anno fa la media del pubblico si sarebbe aspettato nell'ambito della problematicità Pixar, non nella tradizione più propriamente disneyana. Tra tutte le principesse Disney, Mirabel sembrerebbe la prima "nerd" del canone, se non altro per i suoi eloquenti enormi occhiali, ma non è ripiegata su se stessa, autoreferenziale o effettivamente imbranata, né lascia che le sue pur sofferte umiliazioni intralcino la sua volitiva positività: in fin dei conti è una persona normale, ed è questo che diventa il suo fardello. Encanto infatti è una narrazione - e adesso non ridete - assolutamente realistica, mascherata da delirio cartoon. Encanto presuppone che si capisca questo per arrivare a capire la sua coraggiosa risoluzione, dove si azzarda quasi un anticlimax, di cui non possiamo naturalmente svelare nulla. Vi lasciamo questi spunti che siamo sicuri saranno più chiari a film terminato: Encanto racconta la necessità di distruggere e ricostruire. Encanto ci suggerisce che il dolore e la sofferenza possono essere sì buone fondamenta della forza per affrontare il presente, ma che per costruire il futuro servono anche tanta serenità e tanta speranza. Altrimenti il dolore non sarà servito a nulla, e la tradizione sarà un peso, non un orgoglio.

Howard e Bush hanno dichiarato che alle radici di Encanto c'è il realismo magico nelle saghe familiari di Gabriel García Márquez, ma la Colombia è stata scelta come culla culturale, visiva e sonora anche perché giudicata il crocevia delle culture sudamericane con le quali ci si voleva confrontare. Ancora quindi un simbolo, una sintesi, dove il racconto di immaginari dolorosi esodi ne riecheggia altri, attuali e niente affatto immaginari. Encanto è una fantasia che alleggerisce il peso della realtà, proprio come Zootropolis. Se Encanto ha un difetto, è in una leggera ma evidente difficoltà che ha nel conciliare la sua fascinazione per la fantasia, la magia e l'esuberanza, col momento in cui deve far venire i nodi al pettine, spiegare dove volesse arrivare, lì dove Zootropolis gestiva meglio le sue ambizioni. Ma anche questo è un viaggio che premia chi voglia riflettere e farsi sorprendere.

Encanto, la strabordante energia dell'animazione e di Lin-Manuel Miranda
Fortunatamente, Encanto condivide con Zootropolis la voglia di presentarsi a testa alta come un cartoon scatenato, evitando la trappola dell'ultimo pur ammirevole Raya e l'ultimo drago, dove l'importanza "politica" dei temi ha avuto la meglio su un registro più sciolto e sorridente. In ogni scena il film è un'esplosione di colori, movimento, montaggio sincopato, allegria e soprattutto... energia! E tanto di questa si deve all'ormai lanciatissimo e vivace compositore, autore, cantante e ballerino Lin-Manuel Miranda, in grado sul serio di riportare lo studio ai fasti musical degli anni Novanta: Miranda, che aveva già contribuito a Oceania (e ha di recente musicato Vivo per Netflix), ha costruito l'esperienza musicale su generi diversi suddivisi per ogni personaggio, con almeno un paio di numeri da antologia: quello di apertura di Mirabel ("The Family Madrigal") e lo sfogo della forzuta Luisa ("Surface Pressure"). Gli animatori dello studio Disney dimostrano di tenere il passo della dinoccolata e tarantolata coreografia, forse affascinati dalle possibilità espressive della meravigliosa gonna di Mirabel. O forse memori delle loro illustri radici nell'abbandono dei Tre Caballeros. Si ride parecchio grazie alla pura forza della regia e dell'animazione, che non hanno paura dello slapstick o delle smorfie, quasi forse avvertissero la necessità di compensare con questo zucchero (anzi, con questo energy drink!) la salutare pillola che la storia chiede di mandar giù.

di Domenico Misciagna
Giornalista specializzato in audiovisivi
Autore di "La stirpe di Topolino"