Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 The monopoly of violence (Un pays qui se tient sage)

 
pic_movie_1517   NUM   1517  
  DATA E CINEMA   2022.02.07 FUCINA-MACHIAVELLI  
  RASSEGNA   MONDOVISIONI  
 
     
  REGISTA   David Dufresne  
  ATTORI   Arié Alimi, Myriam Ayad, Ludivine Bantigny  
  PRODUTTORE   Bertrand Faivre, Vincent Gadelle, Gabrielle Juhel  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   France  
  CATEGORIA   Documentary  
  ANNO   2020  
  DURATA   86 minuti  
  LINGUA   French, English  
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.imdb.com/title/tt12313458  
 
 
 

DESCRIZIONE   A group of citizens question and confront their views on the social order, and the legitimacy of the use of violent police force.
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Quinto appuntamento della rassegna Mondovisioni, lunedì 7 febbraio alle 21 nel Teatro Fucina Machiavelli, con il documentario "The monopoly of violence" di David Dufresne (Francia 2020).

Mentre la rabbia e il malcontento per l’ingiustizia economica crescono, molte manifestazioni di protesta sono soggette a una repressione sempre piu` brutale. Partendo da una impressionante raccolta di video amatoriali e di citizen journalist realizzati durante le manifestazioni dei “gilet gialli” in Francia, un gruppo di cittadini di diversa estrazione viene invitato a rivedere e interrogare quelle immagini, a e confrontare le proprie opinioni sull’ordine sociale e la legittimita` dell’uso della violenza da parte dello Stato. A vent’anni dal G8 di Genova, e in seguito ai recenti soprusi sui detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, una riflessione lucida e urgente che trova in Italia un’eco particolare, piu` che mai attuale.

Seguirà un approfondimento dei temi emersi nel docu-film a cura del giornalista di Heraldo Giorgio Vincenzi che dialogherà con Silvia Saviola e Cassandra Mingon, di Amnesty International.

(https://www.fucinaculturalemachiavelli.com/prodotto/mondovisioni-monopoly-of-violence/)

Trailer: https://youtu.be/ChkRiQeQK8k



 

COMMENTO   For the first 20 mins I was fully engaged, the footage and stories are very moving. The reactions of the victims to their own battering was intense. However, the film gets repetitive, as the same ideas and themes are only reinforced, but not developed. It is difficult to go into depth with political theory in film form; I personally believe film can only be used as a tool to agitate but not educate. The film references Weber throughout but I also recommend Charles Tilly's "Do states make wars?".
This film would be better as a short doc uploaded to YouTube so more people could see what's going on in France.
(by salsayyad on 1 February 2022)