Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Illusioni perdute (Illusions perdues)

 
pic_movie_1509   NUM   1509  
  DATA E CINEMA   2022.01.25 KAPPADUE  
  RASSEGNA   CINEMA D'ESSAI  
 
     
  REGISTA   Xavier Giannoli  
  ATTORI   Benjamin Voisin, Cécile de France, Vincent Lacoste, Xavier Dolan, Jeanne Balibar, Gérard Depardieu, Louis-Do de Lencquesaing, André Marcon  
  PRODUTTORE   Canal+, Ciné+, Curiosa Films, France 3 Cinéma, Gaumont  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia, Belgio  
  CATEGORIA   Drammatico, Storico  
  ANNO   2021  
  DURATA   144 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/illusioni-perdute/61432/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Illusioni perdute, il film diretto da Xavier Giannoli, segue la storia di Lucien (Benjamin Voisin), un giovane poeta che, nella Francia del XIX secolo, aspira a diventare un noto artista. Pieno di speranze e aspettative, lascia la tipografia di famiglia nella sua città natale, per trasferirsi a Parigi in cerca di successo, sotto la custodia della sua mecenate. Mentre Lucien affronta il mondo letterario alla ricerca del proprio futuro, si renderà presto conto che avrà a che fare con una realtà spietata, sottoposta alla legge del guadagno e della finzione, dove tutto ha un prezzo. La società parigina, nota per essere per lo più composta da aristocratici, non esiterà a dimostrare disprezzo verso di lui, a causa delle sue umili origini, criticando anche la relazione che Lucien intrattiene con la baronessa. Abbandonato a se stesso, senza neanche un soldo in tasca e dopo essere stato umiliato davanti a tutti, al giovane non resta che usare la sua passione per la scrittura per vendicarsi. Disilluso e mortificato, Lucien inizia a scrivere articoli controversi, ma in questo mondo così superficiale e cinico è tanto facile vendersi quanto comprarsi qualcuno, il giovane ragazzo di provincia riuscirà a rimanere se stesso?
 

COMMENTO   Partendo da un'opera di Honoré de Balzar, Xavier Giannoli torna a mettere in scena gli alti e bassi delle varie umanità alle prese con l'arte e la (buona) società. Illusions perdues è la storia dell'ascesa e della caduta di un giovane letterato di buone speranze. La recensione di Mauro Donzelli.
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Scene di vita di provincia, uno dei cicli narrativi della sterminata e ambiziosa Commedia umana di Honoré de Balzac. Una summa straordinaria di metà Ottocento, all’interno della quale Illusions perdues, adattato ora per il cinema da Xavier Giannoli, dimostra di essere di un’attualità straordinaria. Non una sorpresa per gli stessi Victor Hugo, a cui il romanzo fu dedicato, o Marcel Proust, che lo definì il migliore di Balzac.

Ambientato durante la Restaurazione francese, dopo la caduta di Napoleone, racconta la parabola di un giovane poeta di belle speranze che, in cerca di fortuna letteraria e sociale, lascia la provincia, Angoulême, per Parigi. Lucien Chardon (l’ottimo Benjamin Voisin di Estate ’85 di Ozon) si sente incompreso, come le sue romantiche rime ispirate dalla sua innamorata e musa, una nobile interpretata dalla sempre affascinante Cécile de France. Una mecenate che l’ha presa sotto la sua ala protettrice, amante senza poter rendere pubblico il loro amore, perché sposata ma soprattutto perché lui è un semplice borghese. Proprio la ricerca del riconoscimento di di natali nobili da parte di madre, diventa una delle ossessioni di questo promettente poeta, che presto si trova senza un soldo, umiliato. Un momento in cui perde i freni inibitori, insieme alla purezza e a un certo ingenuo candore.

L’apertura di un giornale di vedute liberale gli apre nuovi scenari, proprio in un momento in cui la stampa iniziava a diventare influente contropotere per governo e potentati nobiliari. Un foglio pronto a prendere di mira artisti e politici, ma con una visione senza scrupoli della propria libertà di spargere letame. Un libro da recensire al meglio? Uno spettacolo teatrale o un pettegolezzo? Che problema c’è, per tutto c’è un prezzo, in un circo di fake news e cinismo, in cui gli investitori comprano consenso e recensioni, altro che spazi pubblicitari. È il profitto, bellezza, che inizia in quegli anni a dilagare anche in un contesto fino a quel momento riservato all’arte, ma per chi poteva permettersi economicamente la propria libertà, e il proprio “ozio letterario”.

Una “commedia umana”, per l’appunto, in cui gli editoriali servivano a entrare nei salotti giusti. Un po' come oggi, insomma. Conferma dell’incredibile attualità di questa storia piena di ironia e spietata analisi sociale. Xavier Giannoli prosegue il suo racconto del talento e dell’arte, della sincerità o meno nell’uso creativo di chi è dotato, di talento, servito da un cast corale ben scelto, composto anche dal regista Xavier Dolan e due fuoriclasse dell’ironia come Vincent Lacoste e Gérard Depardieu. Spassoso e dal ritmo giusto, tanto da non far pesare la durata di due ore e mezza, Illusions perdues è un adattamento accurato e intelligente, che strizza l’occhio al pubblico, e che ficca una bella trave appuntita nell’occhio della stampa e di una critica, intesa in senso ampio e composito, con l’etichetta del prezzo bene in vista.

di Mauro Donzelli
critico e giornalista cinematografico
intervistatore seriale non pentito