Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 House of Gucci (House of Gucci)

 
pic_movie_1495   NUM   1495  
  DATA E CINEMA   2021.12.19 KAPPADUE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Ridley Scott  
  ATTORI   Lady Gaga, Adam Driver, Al Pacino, Jared Leto, Jeremy Irons, Salma Hayek, Jack Huston, Camille Cottin, Madalina Ghenea, Reeve Carney, Youssef Kerkour, Vincent Riotta, Andrea Piedimonte  
  PRODUTTORE   Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Scott Free Productions  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE   Harry Gregson-Williams  
  PAESE   USA  
  CATEGORIA   Thriller, Drammatico, Biografico  
  ANNO   2021  
  DURATA   157 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/house-of-gucci/59910/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   House of Gucci, il film diretto da Ridley Scott, segue la storia della famiglia Gucci, raccontando l'azienda attraverso le persone che ne hanno fatto parte, tra fama, genialità, momenti difficili e sofferenze. In particolar modo il film ruota attorno al fatto di sangue avvenuto il 27 marzo 1995 e che sconvolse il mondo della moda: l'omicidio di Maurizio Gucci. A interpretare il noto imprenditore italiano, all'epoca dei fatti già ex direttore dell’azienda, sarà Adam Driver.
Lady Gaga invece vestirà i panni di Patrizia Reggiani, l’ex moglie di Gucci che fu accusata di aver organizzato l’omicidio dopo essere stata lasciata dal marito per una donna più giovane. Patrizia Reggiani ordinò a un killer di uccidere il marito, freddato da quattro colpi di pistola nell'atrio del suo palazzo. Condannata a 29 anni di carcere, ridotti poi a 26 in appello, la donna, conosciuta ai più anche con il suo appellativo di “Vedova Nera”, ha tentato il suicidio in prigione e dal 2017 è tornata in libertà per buona condotta.
Nel cast ci sono altri attori di grande pregio come: Jared Leto (Paolo Gucci), Al Pacino (Aldo Gucci) e Jeremy Irons.
 

COMMENTO   Non si guarda House of Gucci per capire cosa sia successo tra le lussuose mura della famiglia Gucci e come abbiano fatto a collassare i singoli componenti del brand di fama mondiale che da anni non appartiene più ai consanguinei del fondatore. Per questo tipo di approfondimento, documentari e programmi TV hanno analizzato tutte le sfumature possibili intervistando persino Patrizia Reggiani, unica rimasta in vita dopo aver scontato 26 anni di carcere. Il film di Ridley Scott lo si guarda con divertimento per la pesante patina americana che avvolge l'intera storia, narrativamente e visivamente. La cronaca dei fatti è superficiale perché il film punta tutto sulle performance delle sue star che si esibiscono in un inglese italianizzato nella pronuncia, ragione per cui vedere e rivedere la versione originale, con i fenomenali Lady Gaga e Jared Leto su tutti, diventa il vero "guilty pleasure" dello spettatore.(Antonio Bracco - Comingsoon.it)
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L'ultimo film diretto da Ridley Scott arriva per ricordarci qualcosa che dovremmo tenere a mente più spesso: un film doppiato in una lingua diversa da quella in cui è stato girato, è un altro film.
Chi guarda abitualmente film e serie in versione originale lo sa bene e questo è l'unico modo per apprezzare un'opera cinematografica o televisiva così come è stata concepita. Siamo comunque fortunati ad avere eccellenti doppiatori che ci aiutano a superare l'incomprensione di una lingua sconosciuta, peraltro con vere e proprie performance al microfono nel buio della sala di incisione, ma non si può avere una reale consapevolezza del talento di Al Pacino, per esempio, se lo si conosce soltanto con la voce di Giancarlo Giannini (o prima ancora con quella di Ferruccio Amendola).
House of Gucci arriva al cinema per chiedere, anzi, per implorare di essere visto in inglese al fine di godere appieno delle interpretazioni di un blasonato cast che recita con l'accento italiano. Ai sottotitoli ci si abitua senza drammi. È su questa versione che si basano le righe che seguono.

Mettiamo in chiaro subito che questo è un film girato in Italia da americani per un pubblico americano o comunque internazionale. La storia della famiglia Gucci, quando era a capo della casa di moda che ancora oggi porta quel nome, era troppo affascinante per non essere raccontata agli stranieri che non avevano idea di cosa ci fosse dietro a uno dei marchi di lusso più famosi al mondo.
Seguendo e adattando le pagine dell'omonimo libro di Sara Gay Forden pubblicato nel 2002, il film racconta cronologicamente l'incontro, l'amore e la vita matrimoniale tra Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, interpretati rispettivamente da Lady Gaga e Adam Driver, con il complicato inserimento della coppia nel già infelice quadro familiare. L'essenza britannica di Jeremy Irons ha condotto l'attore verso il ruolo dell'irreprensibile papà Rodolfo, l'italianità di Al Pacino è stata determinante per affidargli lo zio Aldo, il pesante make-up e la devozione di Jared Leto lo hanno trasformato nel personaggio del cugino Paolo. Tutti loro parlano in inglese con un più o meno marcato accento maccheronico, per come viene percepito al di fuori del nostro paese, e questo porta House of Gucci ad essere per noi italiani il film con l'inglese più facilmente comprensibile di qualunque altro titolo americano.

I reali fatti che hanno determinato la caduta della famiglia Gucci sono stati oggetto di vari programmi di inchiesta sui nostri canali televisivi e di documentari che hanno ricostruito la serie di eventi sfociati nel ben noto omicidio del 1995. Ridley Scott non cerca l'introspezione psicologica come hanno fatto gli approfondimenti televisivi, scegliendo invece di eccellere in superficialità per ben due ore e quaranta minuti. Il film è filtrato da una patina americana che avvolge ogni comparto artistico e che non cerca la realtà, ma un'interpretazione glamour della stessa. Ambienti esterni e interni, scenografie e costumi, inseguono il bello affiancandosi a una fotografia quasi onirica, perché House of Gucci scambia la guarnizione per la sostanza e si concentra sulle proprie star che inevitabilmente volano sopra le righe.
È un problema? Non necessariamente.
Il film offre una raffinata caricatura dell'intera vicenda in cui non c'è un giallo da risolvere, né caratteri da psicanalizzare, ma carismatici attori da ammirare nelle loro perfomance come se fossero in vetrina in una via dello shopping.
La fedeltà a persone e situazioni originali intorno ai Gucci può continuare ad essere la virtù dei documentari.
Il film si fa vanto di una Lady Gaga in gran forma e di un Jared Leto oltre il limite dello stereotipo italiano. Eppure vederli così vale il prezzo del biglietto.

di La redazione di Comingsoon.it