Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Il gioco del destino e della fantasia (Wheel of fortune and fantasy)

 
pic_movie_1463   NUM   1463  
  DATA E CINEMA   2021.08.27 PINDEMONTE  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Ryûsuke Hamaguchi  
  ATTORI   Kotone Furukawa, Kiyohiko Shibukawa, Katsuki Mori, Fusako Urabe, Aoba Kawai, Ayumu Nakajima, Hyunri, Shouma Kai  
  PRODUTTORE   Fictive, NEOPA  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Giappone  
  CATEGORIA   Drammatico  
  ANNO   2021  
  DURATA   121 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/il-gioco-del-destino-e-della-fantasia/61361/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Il gioco del destino e della fantasia, film diretto da Ryûsuke Hamaguchi, racconta la storia di quattro donne - Meiko (Kotone Furukawa), Nao (Katsuki Mori), Natsuko, Nana (Aoba Kawai) - tutte alle prese con la loro vita sentimentale e con il caso o forse è meglio dire il destino. Tokyo diventa così un teatro delle emozioni, sul cui palcoscenico vediamo messi in scena un inaspettato triangolo amoroso, un tentativo di seduzione non andato a buon fine e un incontro fortuito causato da un semplice malinteso.
È così che le quattro donne si muovono tra scelte e rimpianti, mentre il destino lavora dietro le quinte per loro nei tre capitoli del film, Magia, Porta spalancata e Ancora una volta.
 

COMMENTO   Il gioco del destino e della fantasia, la recensione: tre storie giapponesi, guidate dal caso e dall’amore.
(Mauro Donzelli - 04 marzo 2021 - Comingsoon.it).
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Un colpo di fulmine del concorso del Festival di Berlino 2021 arriva ora nelle sale italiane con Tucker Film: tre racconti malinconici al femminile, fra amore e destino.
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Inizia come un giocoso incontro fra amiche per la pelle, che dopo aver lavorato a un servizio fotografico tornano a casa quando sopraggiunge la sera, in una Tokyo algida e impersonale. Il primo dialogo di un film costruito su incontri e casualità, sulla magia - titolo del primo dei tre racconti storie in cui è suddiviso - con cui due anime che si imparano a conoscere, alle prese con il miracolo della connessione di amorosi sensi. Una ruota della fortuna, nel senso di destino, come suggerisce il titolo internazionale, Wheel of Fortune and Fantasy, o semplicemente delle Japan stories, delle ronde sentimentali che rievocano la semplicità magnetica del grande cinema rohmeriano. Il tutto sullo sfondo di un paese irrigidito dalle convenzioni sociali, capaci di soffocare la spontaneità dei sentimenti, quella guidata dall’istinto e dalla passione.

Ryusuke Hamaguchi è un quarantenne che si è fatto notare per un torrenziale racconto fra amicizia e amore dal titolo Happy Hour, molto apprezzato a Locarno 2015, seguito poi da un discreto, ma non pienamente convincente Asako I & II, presentato in concorso a Cannes. Wheel Of Fortune And Fantasy viene presentato invece in questa impersonale Berlinale 2021 a distanza e rappresenta uno dei personali colpi di fulmine del concorso. I temi sono quelli cari al regista, interessato con garbo e ironia, ma non senza un retrogusto di struggente malinconia, a seguire fino a dove le connessioni e il caso possono portare alcune donne del Giappone di oggi.

Una prima storia, Magic, è giocata sul potere della coincidenza, costruendo con abilità lunghi dialoghi in cui una confidenza fra amiche spensierata lascia spazio sempre più alla tensione fra amicizia e amore, passione e tradimento, senza perdere di vista il beffardo sguardo del caso, capace di condizionare gli eventi. Nel secondo episodio, Door Wide Open (porta spalancata), un altro triangolo si sviluppa fra una coppia di studenti, amici con benefit, e un serio professore di letteratura francese (in un chiaro omaggio a quel paese e a quel cinema), fresco vincitore di un prestigioso premio letterario. Il titolo rimanda a una soglia da non oltrepassare, quella fra studente e insegnante, ma anche alla rivalsa per un insuccesso frustrante che può portare a perdere di vista un comportamento moralmente corretto. Un racconto ipnotico e pieno di sotterranea ironia che lascia spazio, in un crescendo pregevole, al terzo capitolo, Once Again (Ancora una volta), in cui in un futuro poco distante, in cui un virus impedisce l’utilizzo dei computer, due donne si ritrovano, a vent’anni dalla fine del liceo. Il sapore degli incontri casuali scarnifica e si libera dalle convenzioni sociali per lasciar fluire il processo di conoscenza e di dialogo fra esseri umani, rendendo semplice la confidenza, la condivisione di sentimenti estremi, normalmente così complicata, soprattutto in una società chiusa come quella giapponese.

Un gioiello di garbo costruito con grande abilità, con dialoghi credibili e dal sapore sincero delle emozioni finalmente capaci di fluire, dopo essere state soffocate per tanto tempo, per paura e per non rovinare una quotidianità a cui si pensa di non poter rinunciare, ma che si è trasformata in una vita infelice, piena di rimpianti. Splendidamente recitato, Wheel of Fortune and Fantasy è una ballata piena di vitalità, seducente seppure dai sapori contrastanti, sul tempo che passa e le occasioni mancate, ma anche sul piacere di farsi sorprendere dalle sorprese inattese che il fato ci regala.

di Mauro Donzelli
critico e giornalista cinematografico
intervistatore seriale non pentito