Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Imprevisti digitali (Effacer l'historique)

 
pic_movie_1457   NUM   1457  
  DATA E CINEMA   2021.08.05 ARENA CASTELLO (VILLAFRANCA)  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Benoît Delépine, Gustave Kervern  
  ATTORI   Blanche Gardin, Denis Podalydès, Corinne Masiero, Vincent Lacoste, Benoît Poelvoorde, Denis O'Hare, Michel Houellebecq  
  PRODUTTORE   Canal+, Ciné +, Cinécap, Cofinova, France 3 Cinéma, Identical Pictures, Les Films du Worso, No Money Productions, Pictanovo, Scope Pictures  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Francia, Belgio  
  CATEGORIA   Commedia, Drammatico  
  ANNO   2020  
  DURATA   106 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   https://www.comingsoon.it/film/imprevisti-digitali/58394/scheda/  
 
 
 

DESCRIZIONE   Imprevisti Digitali, film diretto da Gustave Kervern e Benoît Delépine, racconta la storia di tre persone diverse tra loro, che abitano tutte nello stesso complesso residenziale di un sobborgo francese. Ad accomunarli non è soltanto l'essere vicini di casa, ma qualcosa di più: tutti tre sono vittime - chi in un modo, chi nell'altro - dei social media e della tecnologia.
Marie (Blanche Gardin) viene ricattata online e la minaccia prevede la pubblicazione di un suo video hard nel web, cosa che, oltre a metterla in imbarazzo, la spaventa, perché teme di perdere la stima di suo figlio.
Bertrand (Denis Podalydès) cerca di tutelare sua figlia adolescente, che viene maltrattata al liceo ed è vittima di cyberbullismo. Inoltre, l'uomo finisce per infatuarsi della voce di una centralinista, senza saper nulla di lei né averla mai vista.
Christine (Corinne Masiero) è un'autista di Uber, dipendente dalle serie TV e recentemente abbandonata dal marito proprio per questo motivo. Infastidita dalle note negative dei suoi clienti, sarà disposta a tutto pur di aumentare le sue recensioni positive sull'app.
Rimasti incastrati nel mondo del web a causa delle loro azioni online, i tre decidono di coalizzarsi per muovere battaglia ai colossi di Internet. Sarà un Davide contro Golia?
 

COMMENTO   Quello di Benoît Delépine e Gustave de Kervern è un cinema anarchico, sgangherato e divertente, che racconta situazioni e personaggi surreali e marginali, eppure in maniera curiosa sempre perfettamente al centro delle questioni del mondo. E lo stesso vae per Imprevisti digitali, storia di tre personaggi alle prese con la vita digitale, i suoi vantaggi, ma anche con le tante complicazioni che comporta. Personaggi comuni, e così poco estremi nonostante la caricatura, da poter essere universali e universalmente comprensibili, capaci di veicolare un umorismo irresistibile e, allo stesso tempo, un senso di schiacciante malinconia. E una sbilenca e sgangherata voglia di riscatto. (Federico Gironi - Comingsoon.it).
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Presentato dal Festival di Berlino del 2020, è il nuovo film degli anarchicissimi Benoît Delépine e Gustave de Kervern, una commedia esilarante e malinconica che questa volta parla della vita ai tempi del digitale.

Quello di Benoît Delépine e Gustave de Kervern è un cinema anarchico, sgangherato e divertentissimo.
Un cinema che in Italia abbiamo visto con film come Louise Michel, Mammuth o Saint Amour, e che racconta situazioni e personaggi surreali e marginali, eppure in maniera curiosa sempre perfettamente al centro delle questioni del mondo. Anche in questo caso, nel caso del nuovo Imprevisti digitali, che in originale suonava Effacer l'historique, ovvero "cancellare la cronologia".

Sì, perché protagonisti di questa storia sono tre personaggi, un uomo e due donne, interpretati magnificamente da Corinne Masiero, Blanche Gardin e Denis Podalydès, ognuno alle prese - come tutti noi - con la vita digitale, con i suoi pregi ma anche con le tante complicazioni che comporta.
Spersi in un paesino della Francia più anonima, questi tre personaggi sono alle prese con cookies da accettare ripetutamente, call center di numeri verdi a pagamento, migliaia di password da annotare dentro lo sportello del freezer, acquisti compulsivi, lotta alla dipendenza da serie tv, valutazioni in stellette del loro lavoro d'autisti, video di bullismo che costringono i loro figli a casa per la vergogna e altri che li vedono impegnati in rapporti sessuali e che li tengono sotto ricatto da parte del loro autore. A tutto questo, ovviamente, si va a sommare la loro solitudine (nessuno dei tre è in coppia), e la sempiterna penuria di denaro.

Personaggi talmente comuni, e così poco estremi nonostante la caricatura, quelli di Imprevisti digitali, da poter essere universali e universalmente comprensibili, e soprattutto capaci di veicolare un umorismo irresistibile e, allo stesso tempo, un senso di schiacciante malinconia. E una sbilenca e sgangherata voglia di riscatto.
Per liberarsi da video scomodi o da scarse e mendaci valutazioni, infatti, i tre decidono di prendere la situazione in mano, sventolando gilet gialli e piazzando la loro auto sulla collinetta nel mezzo delle onnipresenti rotonde stradali francesi, ribellandosi alla schiavitù dell'onestà e contattando un hacker che si fa chiamare "Dio" e opera dall'interno di una pala eolica. E volando verso le server farm che custodiscono i loro video della vergogna per cancellarli una volta per tutte.

La trama è essenziale, la forma quasi nemmeno presa in considerazione.
Imprevisti digitali è un film di personaggi, paradossi, satire, dettagli spesso esilaranti. Di cammei folgoranti e capaci di unire commedia e tragedia come quelli di Benoît Poelvoorde (attore che ha lavorato spesso con i registi, qui alle prese col ruolo di un disperato fattorino di una azienda simil-Amazon) e Michel Houllebecq (già protagonista di Near Death Experience, sempre di Delepine e de Kervern e qui nei panni di un aspirante suicida).
Un film utopico e utopista, ma non luddista. Perché non è la tecnologia in sé, contro la quale si scagliano i protagonisti, ma l'uso deviato che ne fanno le persone e il Capitale.

di Federico Gironi

Critico e giornalista cinematografico
Programmatore di festival