Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Eroe per caso (Hero)

 
pic_movie_123   NUM   123  
  DATA E CINEMA   1993.09.29 STIMATE (CINEF 41-01)  
  RASSEGNA   CINEFORUM STIMATE  
 
     
  REGISTA   Stephen Frears  
  ATTORI   Dustin Hoffman, Andy Garcia, Geena Davis, Stephen Tobolowsky, Joan Cusack, Maury Chaykin, Kevin J. O'Connor  
  PRODUTTORE    
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   Usa  
  CATEGORIA   Commedia  
  ANNO   1993  
  DURATA   105 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.35mm.it/film/scheda/frameset/scheda.jsp?idFilm=949  
 
 
 

DESCRIZIONE   Bernie Laplante, uomo imbroglione ed egoista, salva suo malgrado i superstiti di una catastrofe aerea, ma per sbaglio viene identificato come autore del salvataggio il barbone John che diventa eroe nazionale grazie alla giornalista Gale Gayley....La verità verrà ristabilita, ma Bernie si preoccuperà più dei vantaggi economici che degli onori popolari.
 

COMMENTO   Ed eccoci con "Due sulla strada" al terzo ed ultimo capitolo della cosiddetta "trilogia di Barrytown", immaginario sobborgo alla periferia settentrionale di Dublino che nella realtà corrisponde al quartiere povero e degradato di Kilbarrach. E' qui che ha vissuto e insegnato per anni Roddy Doyle, autore dei tre romanzi che compongono il trittico (dagli altri due, "The Commitments" e "The Snapper", erano già stati tratti due film diretti rispettivamente da Alan Parker e dallo stesso Frears), ed è qui che nella finzione ritroviamo i suoi simpatici e scanzonati personaggi, in testa a tutti l'amabile figura del capofamiglia a cui dà ancora una volta corpo e voce l'istrionico e scoppiettante Colm Meaney (deve essere il suo destino: persino nella serie televisiva "Star Trek: Deep Space Nine" interpreta un padre di famiglia).Da quando il suo coetaneo Bimbo è stato licenziato, il buon Larry, 50enne perennemente disoccupato ed ora anche nonno, si sente un po' meno solo e un po' più volenteroso: è a lui infatti che ora spetta il compito di confortare l'amico in difficoltà, ed è a lui che questi proporrà di rimettere in sesto un vecchio furgoncino scalcinato (e senza motore) per trasformarlo in un burger bar ambulante. Da principio gli affari funzioneranno a meraviglia (o quasi), ma quando - di fronte alle prime autentiche difficoltà - i due sentiranno che la loro amicizia minaccia di incrinarsi, decideranno di liberarsi del camioncino e di un lavoro per il quale forse tutto sommato non erano troppo portati (e comunque impossibile da conciliare con il loro rapporto personale). A differenza di Ken Loach, di cui non possiede la lucida visione politica, Frears preferisce affrontare temi sociali forti non con la crudezza del libello di propaganda ma con l'ironia della commedia di costume, essendo più interessato ai risvolti umani che a quelli sociali. Ecco allora che la sua attenzione va ad incentrarsi quasi esclusivamente sui due protagonisti Larry e Bimbo (praticamente dei Totò e Peppino divisi a Dublino), sulla loro calda solidarietà da pub, sulle loro incoscienze e contraddizioni. I due non sono affatto colpiti dalla circostanza di dovere la propria opportunità di riscatto economico e sociale agli scarti di un'attività commerciale affine alla loro ma un tempo gestita da lavoratori orientali; tutori del focolare domestico e del bilancio familiare, si fanno mantenere dalle rispettive mogli senza eccessive frustrazioni e senza esitare nel (cercare di) tradirle con una coppia di annoiate e noiose insegnanti senza badare a spese, una volta che il lavoro comincia a ingranare; la loro assoluta noncuranza delle più elementari norme di igiene alimentare (e non) è sorella della considerazione che hanno del denaro ("sterco del demonio") quando questo li distoglie dal semplice piacere di stare insieme. Si ride meno e si ride più amaro rispetto a "The Snapper", e se alla fine i due amici si riconciliano fra loro (chissà però cosa racconteranno alle rispettive famiglie), restano comunque inconciliabili le loro esigenze con la realtà di una società guastata da una politica di segno reazionario. Ce li immaginiamo ancora una volta seduti al pub davanti ad un buon boccale di birra irlandese in cui annegare tutti i cattivi pensieri, ubriaconi senza rimorso, ottimisti senza futuro.