Lista visioni cinematografiche di Luciano


 
 Heart of the sea - Le origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea)

 
pic_movie_1032   NUM   1032  
  DATA E CINEMA   2015.12.06 FIUME  
  RASSEGNA    
 
     
  REGISTA   Ron Howard  
  ATTORI   Chris Hemsworth, Cillian Murphy, Charlotte Riley, Michelle Fairley, Paul Anderson, Brendan Gleeson, Ben Whishaw, Benjamin Walker, Tom Holland, Jordi Mollà, Joseph Mawle  
  PRODUTTORE   Cott Productions, Enelmar Productions, A.I.E., Imagine Entertainment  
  SCENEGGIATORE    
  COMPOSITORE    
  PAESE   U.S.A.  
  CATEGORIA   Avventura, Azione  
  ANNO   2015  
  DURATA   121 minuti  
  LINGUA    
  SOTTOTITOLI    
  URL   http://www.intheheartoftheseamovie.com  
 
 
 

DESCRIZIONE   Nell'inverno del 1820, la baleniera del New England viene attaccata da una creatura incredibile: una balena dalle dimensioni e la forza elefantiache, ed un senso quasi umano di vendetta. Il disastro marittimo, realmente accaduto, avrebbe ispirato Herman Melville a scrivere Moby Dick. Ma l'autore ha descritto solo una parte della storia. "In the Heart of the Sea" rivela le conseguenze di quella straziante aggressione, di come i superstiti dell'equipaggio della nave vengono spinti oltre i loro limiti e costretti a compiere l'impensabile per poter sopravvivere. Sfidando le intemperie, la fame, il panico e la disperazione, gli uomini mettono in discussione le loro convinzioni più radicate: dal valore della vita alla moralità delle loro spedizioni, mentre il capitano cerca di riprendere la rotta in mare aperto, ed il primo ufficiale tenta di sconfiggere il capodoglio.
 

COMMENTO   In molti, magari, si aspettano l’ennesima trasposizione cinematografica del romanzo “Moby Dick” che, scritto nel 1851 da Herman Melville e considerato un capolavoro della letteratura americana della cosiddetta American Renaissance, è stato fonte d’ispirazione per non pochi cineasti; da Lloyd Bacon (“Moby Dick, il mostro bianco”) all’asylumiano Trey Stokes (“2010: Moby Dick”), passando per i maestri della Settima arte John Huston (“Moby Dick – La balena bianca”) e Michael Curtiz (“Moby Dick, il mostro del mare”).
Ma, come il titolo stesso lascia intuire, il secondo lavoro del premio Oscar Ron Howard interpretato da Chris Hemsworth – dopo l’ottimo “Rush” – va ad esplorare addirittura i retroscena del popolare testo, in quanto, partendo dal best-seller “Nel cuore dell’oceano – il naufragio della baleniera Essex” di Nathaniel Philbrick, pone il Ben Whishaw di “Spectre” nei panni del citato Melville che, a metà XIX secolo, interroga Thomas Nickerson alias Brendan Gleeson sul drammatico viaggio cui prese parte circa trent’anni prima a bordo dell’imbarcazione attaccata dal gigantesco cetaceo.
Viaggio effettuato insieme all’inesperto capitano George Pollard, al secondo ufficiale Matthew Joy e al veterano primo ufficiale Owen Chase, i quali, rispettivamente incarnati dal Benjamin Walker de “La leggenda del cacciatore di vampiri”, il Cillian Murphy di “28 giorni dopo” e, appunto, Hemsworth, finiscono con lui per dover affrontare non solo i maestosi mari in tempesta e l’imponente mammifero d’acqua dalle dimensioni e la forza elefantiache, ma anche la lotta di sopravvivenza per sconfiggere la fame.
Nel corso di due ore di visione che l’autore di “A beautiful mind” e “Frost/Nixon – Il duello” inscena privilegiando una prima parte maggiormente incentrata sul movimento e sul lato avventuroso della vicenda richiamando quasi alla memoria “Master and commander – Sfida ai confini del mare” di Peter Weir, per poi passare ad una altamente drammatica seconda mirata a tirare in ballo le drammatiche conseguenze di un naufragio proto-Robinson Crusoe.
Drammatiche conseguenze che, ovviamente, non mancano di provocare qualche vittima; man mano che l’ottimo trucco provvede a mutare in maniera drastica i connotati dei protagonisti e che non risultano assenti neppure momenti piuttosto crudi, pur non mostrando quasi nulla di altamente esplicito.
E, premettendo che non possiamo parlare di opera particolarmente memorabile ma, comunque, di prodotto al di sopra della media dal più o meno vago sapore di James Cameron, in mezzo a lodevoli performance sfoderate dagli attori ed eccellenti effetti digitali è impossibile non avvertire – in qualità di maggiore pregio del tutt’altro che noioso elaborato – il forte retrogusto socio-politico testimoniato da un’umanità che, costretta a combattere contro la natura e contro sé stessa, si ritrova allegoricamente anteposta alle fonti di ricchezza (compresa la stessa balena) e alla menzogna che è, da sempre, tra i maggiori sostenitori di quest’ultima.

La frase:
"Tutte le direzioni sembravano identiche".
a cura di Francesco Lomuscio